Contributor: Andrea Mennillo,
Founder and Managing Director International Development Advisory, Ltd.
Chairman Fordham University London Centre Advisory Board
Member of Gabelli Business School at Fordham University Advisory Board and Chair of the Globalization Council, New York
Chairman Riviera Airport
Ogni mattina, quando ci svegliamo e leggiamo le notizie, vediamo che nel mondo accade sempre qualcosa di importante. Qualcosa che potrebbe avere impatti inaspettati su di noi, sulla nostra vita e sul nostro lavoro. L’incertezza è ormai una presenza quotidiana, perchè viviamo in una società globalizzata, sempre più interconnessa e complessa. Come abbiamo potuto scoprire negli ultimi tre anni, gli eventi che stravolgono gli equilibri mondiali sono sempre più frequenti e gli elementi da tenere in considerazione sempre più numerosi. Le informazioni circolano velocemente, rimbalzando in un continuo effetto domino.
Come destreggiarsi in uno scenario così complesso?
Secondo la mia esperienza, sono fondamentali due elementi: relazione e conoscenza.
La relazione è il primo caposaldo del nostro saper fare, perché essere in grado di gestire bene i rapporti con gli altri è una competenza chiave in ogni ambito della nostra vita, sia a livello personale, sia lavorativo. Per molti aspetti, quest’ultimo è proprio l’ambito più delicato, perché condurre un’azienda o portare avanti un’attività professionale richiede di dover mediare fra interessi e bisogni diversi in ottica di reciproca soddisfazione. Un’attività complicata, dove è molto facile commettere errori e quindi fallire nel raggiungere l’obiettivo. Soprattutto se si opera a livello internazionale. Lo sforzo preparatorio deve quindi essere importante, perché se un amico ci può anche perdonare un errore o una leggerezza, una controparte in affari probabilmente non lo farà.
Qui si innesta la conoscenza, che significa imparare, informarsi, approfondire. Lo studio e una solida formazione di base sono il presupposto su cui impostare una costante ricerca di nuove competenze utili al raggiungimento dei propri obiettivi professionali. Ma anche il presupposto a cui aggiungere le abilità che provengono da un’esperienza concreta, costruite nel corso del tempo. Perché le decisioni e le azioni migliori sono sempre quelle consapevoli.
Una professione come la Business Diplomacy, ad esempio, richiede un altissimo livello di preparazione in tal senso. In tanti anni di esperienza in questo campo, ho potuto constatare che gestire relazioni con governi, comunità locali o gruppi di interesse di Paesi anche molto lontani fra loro, richiede doti che si apprendono sul campo, quali equilibrio, avvedutezza e lungimiranza. Si tratta di virtù indispensabili per trasformare situazioni anche molto complesse in opportunità. Tanto più laddove le differenze geografiche e culturali sono significative.
Durante le attività di mentorship cui mi dedico collaborando con Fordham University, università di New York che si ispira ai principi cattolici dei gesuiti, cerco di passare agli studenti il messaggio che le competenze tecniche sono fondamentali, ma nel lungo termine, vince chi sa costruire relazioni proficue. I giovani studenti di economia che si stanno preparando per le professioni del futuro devono avere ben chiaro questo concetto.
Così come devono avere ben chiara l’importanza di agire nel rispetto di valori quali lealtà, correttezza, coerenza e discernimento. Sono loro che definiscono la nostra qualità umana e determinano il modo in cui gli altri ci vedono e ci legittimano, cioè la nostra reputazione. E senza una buona reputazione, è difficile costruire relazioni di fiducia. Soprattutto negli affari.

Banchiere, Consulente e Mentore è esperto di Business Diplomacy, di infrastrutture e di investimenti privati e pubblici in un contesto globale. Ricopre, e ha ricoperto, importanti incarichi di responsabilità nel settore finanziario e industriale. è stato Presidente o amministratore di istituzioni finanziarie in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Regno Unito e Irlanda. In qualità di mentore, si spende a livello accademico e sociale per condividere la propria esperienza di vita e professionale agli studenti nella delicata fase di passaggio al mondo del lavoro. Ai giovani vuole offrire occasioni di crescita professionale, ma anche di riflessione umana ed etica.